Un profumo tutto mio

Il futuro ha un profumo. Si trova sulla pelle dei neonati.

Per essere più precisi, c’è un lembo di pelle cruciale, un appezzamento d’estasi tra la nuca e il collo in cui si annida quest’odore dolcissimo e irripetibile, che spinge chi lo incontra a inspirare sempre più forte, come a volerlo catturare con le narici per trascinarlo nel cuore e conservarlo per sempre. Impresa impossibile.

Dopo pochi istanti l’odore svanisce, e allora il papà e la mamma si rituffano col naso in quel giacimento di profumo per inebriarsi ancora, e ancora, e ancora.

È l’assuefazione più dolce, che trasforma due neo genitori in sniffatori seriali, l’incontro in amore, l’ignoto in legame.

Questo particolarissimo odore, insieme alle guance paffute, agli occhi grandi, alla fronte ampia, a bocca e naso più piccoli, fa parte in realtà di un raffinatissimo meccanismo di autodifesa, messo a punto da madre natura, per indurre gli adulti a prendersi cura dei piccoli nonostante la privazione del sonno, i pannolini strapieni e i rigurgiti. Sostanze chimiche, ghiandole sudoripare, l’amore che si costruisce una fortezza d’odore. Chi l’avrebbe mai detto?

Pensavi al futuro come ad una sfida da vincere, invece ha il sapore di una resa incondizionata. Ad un vagito, alla tenerezza, al tuo dito stretto in un piccolissimo pugno. Ti arrendi a tutto questo. E così chiudi gli occhi, stringi una nuova vita al petto, e ti godi l’assedio di un profumo tutto nuovo. Tutto tuo.

"Ricordati che ci sono due differenti prese: prima c'è la presa salda della madre; dopo proviamo la presa angosciata del padre, eh." Nanni Moretti l'aveva detto. Non si è mai abbastanza pronti per diventare padri. Sono Donato Barile, scrivere è il mio mestiere, ma fare il papà è il lavoro più complicato del mondo. Profilo IG: https://instagram.com/quasidonato?igshid=1o01vgl2jun4e