Qual è la prima parola che ha detto?
Ogni genitore attende con ansia la prima parola pronunciata dal proprio bambino. È un momento indimenticabile, che verrà ricordato per sempre. Dopo i primi suoni involontari, come tosse, sospiri e grugniti, a partire dal secondo mese di vita, i piccoli entrano nella fase dello sviluppo del linguaggio, chiamato “lallazione”.
In questo periodo, i bambini cominciano a pronunciare le prime sillabe in serie, arrivando a comunicare i primi stati d’animo come gioia, dolore o rabbia.
È una fase molto importante: dal nono mese di vita, inizierà il periodo dei suoni ripetuti: “ma – ma; pa – pa; na-na; ciu-ciu” per indicare il ciuccio, la nanna, la pappa, ossia le esigenze primarie per un bebè.
Parole come mamma e papà vengono pronunciate prima di tante altre perché sono composte da sole due sillabe, facili da comprendere per il bebè; inoltre, sono proprio i genitori a stimolare l’orecchio dei propri bambini, ripetendo spesso quelle due parole.
Mamma o Papà? L’interrogativo più celebre del mondo è stato posto anche a degli studiosi, che seguono diverse scuole di pensiero. Ad esempio, il linguista Roman Jakobson afferma che il suono della "m" di mamma sarebbe più facile da pronunciare per i bambini. Di contro, secondo lo studioso Breyne Moskowitz, i suoni nasali, come appunto la "m", sarebbero più difficili da pronunciare.
Dopo la prima parola, dal dodicesimo mese di vita, è bene stimolare il linguaggio del proprio bambino: facciamogli esprimere le loro necessità, senza anticiparli; diamo loro la possibilità di sviluppare una narrazione, facendoci raccontare ciò che stanno facendo; guardiamo insieme a loro i libri e chiediamogli cosa vedono.
Le loro abilità comunicative si svilupperanno ed entro i 2 anni il tuo bambino può iniziare a seguire frasi sempre più complesse.
Dai, apri il cassetto dei ricordi: qual è stata la prima parola che ha detto la tua splendida creatura?